Sanificazione anti covid-19

Cosa si intende con sanificazione anti Covid? Quanto tempo rimane in vita il virus SARS-CoV-2 sulle superfici? Com’è possibile eseguire la sanificazione?

Per rispondere a tutte queste domande è stato pubblicato un rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) dal titolo “Indicazioni ad interim per la sanificazione degli ambienti interni nel contesto sanitario e assistenziale per prevenire la trasmissione di SARS-CoV 2. Versione del 7 luglio 2020” (vers. 7 luglio 2020 – Rapporto ISS COVID-19 · n. 20/2020 Rev.2).

Questo documento riassume i dati disponibili relativamente alle modalità di trasmissione di SARS-CoV-2, alla potenzialità del virus di contaminare e persistere nell’ambiente e su superfici inanimate. Riassume inoltre le conoscenze sull’attività dei disinfettanti nei confronti dei virus e dei coronavirus in particolare e sottolinea l’importanza di integrare gli interventi di sanificazione ambientale fra le misure di prevenzione e controllo di COVID-19. Il documento fornisce le indicazioni circa le modalità di sanificazione dei locali che hanno ospitato pazienti affetti o sospetti di avere acquisito la malattia nel contesto sanitario, nelle strutture aperte al pubblico e nell’ambiente domestico.

Le varie normative che in questi mesi si sono susseguite in materia di contenimento e/o gestione dell’emergenza da COVID-19, con particolare riferimento ai vari “protocolli condivisi” dal Governo e dalle parti sociali, impongono alle aziende la necessità di operazioni di sanificazione finalizzate al contenimento del contagio.
Ad esempio, in tutte quelle attività lavorative che non sono sospese deve essere assicurata, quando prevista, una “sanificazione periodica degli ambienti, delle postazioni di lavoro, dei locali e di tutte le altre aree e degli articoli sottoposti a contatto”.

Bonificare l’aria nei luoghi di lavoro

La qualità dell’aria è importante non soltanto all’aperto ma anche nei luoghi chiusi. Abitazioni, strutture sanitarie, mezzi pubblici, uffici pubblici, supermercati, stazioni, aeroporti sono alcuni dei luoghi su cui si è soffermato uno studio del Gruppo di lavoro ISS (Istituto superiore di sanità): Ambiente e Qualità dell’aria Indoor dal titolo “Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2”.

La ricerca considera due tipologie di ambienti: quelli domestici e quelli lavorativi.
Nelle abitazioni si fa riferimento agli accorgimenti da adottare in questo periodo, dove adulti e ragazzi impegnati a lavorare e a studiare, attraverso le tecnologie digitali, trascorrono la maggior parte del tempo.
Nei secondi vengono date indicazioni utili per i luoghi di lavoro in cui è frequente il contatto con il pubblico e l’utenza esterna. Spesso l’esposizione all’inquinamento indoor, per il numero di ore trascorse, può essere dominante rispetto a quella outdoor.

La qualità dell’aria negli ambienti chiusi, generalmente indicati con il termine inglese “indoor air” influisce sulla salute delle persone. Il rapporto ISS indica alcuni consigli corretti per prevenire o limitare l’inquinamento dell’aria all’interno degli edifici e a contrastare, per quanto sia possibile, il diffondersi dell’epidemia.

Dati recenti relativi alla diffusione del virus SARS CoV-2, responsabile della COVID 19, confermano che sulla plastica e l’acciaio inox, in condizioni sperimentali, quindi nei laboratori, il virus ha analoghe capacità di permanere rispetto a quello della SARS CoV-1, nonostante la carica virale nel tempo si dimezzi, in pratica la metà delle particelle non sarebbe più infettiva dopo poco più di un’ora.

Come sanificare un ambiente chiuso

Tra i gesti suggeriti c’è quello di garantire un buon ricambio d’aria in tutti gli ambienti, anche perché alcune stanze sono diventate nuove postazioni di lavoro e di studio e in conseguenza di ciò, scarsi ricambi d’aria potrebbero favorire l’esposizione ad agenti inquinanti e favorire la trasmissione del virus.

Nel caso di funzionamento del riscaldamento, è suggerito di mantenere un certo grado di umidità, attraverso gli appositi contenitori di ceramica. Per quanto riguarda le pulizie quotidiane, particolare attenzione deve essere rivolta alle superfici toccate più di frequente: porte, maniglie, finestre, tavoli, scrivanie, sedie, servizi igienici, rubinetti, lavandini, cellulari, tastiere, interruttori della luce, telecomandi.

È opportuno utilizzare panni in microfibra inumiditi con acqua e sapone e/o con alcol etilico 75%. In ogni caso è opportuno al termine delle pulizie disinfettare le mani e arieggiare stanze e ambienti sia durante che dopo l’uso dei prodotti.

Negli edifici dotati di sistemi di ventilazione che permettono il ricambio con l’esterno, gli impianti devono mantenere attivo l’ingresso e l’estrazione sempre, 7 giorni su 7. In questo periodo di emergenza, per aumentare il livello di protezione, deve essere disattivata la funzione di ricircolo dell’aria per evitare l’eventuale trasporto di agenti patogeni (batteri e virus). È doveroso pulire le prese e le griglie di ventilazione con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone oppure con alcol etilico 75% asciugando subito dopo.

Sanificazione e disinfezione di ambienti e superfici

Nel caso in cui vi sia stata la presenza di casi sospetti di persone con COVID-19 all’interno dell’edificio, bisogna procedere alla sanificazione dell’ambiente intesa come insieme delle attività che riguardano tutte le operazioni necessarie a rendere salubre uno specifico ambiente attraverso interventi di detergenza e successiva disinfezione.

È consigliato utilizzare panni in microfibra inumiditi con acqua e sapone e/o con alcol etilico 75%. In ogni caso è opportuno utilizzare guanti monouso, al termine delle quali e comunque suggerito disinfettare le mani e arieggiare stanze e ambienti sia durante che dopo l’uso dei prodotti.

Bisogna evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri di ventilazione per non inalare sostanze inquinanti durante il funzionamento o direttamente sulle superfici da disinfettare. Occorre prestare particolare attenzione all’uso di spray nel caso di personale con problemi respiratori.

È possibile ridurre ulteriormente il rischio utilizzando dopo la pulizia con acqua e sapone una soluzione di alcool etilico con una percentuale minima del 70% oppure con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,1% di cloro attivo per i servizi igienici e le altre superfici tenendo in considerazione il tipo di materiale (la candeggina che troviamo in commercio si trova in genere ad una percentuale di circa il 5% di contenuto di cloro).

Avvertenze: l’utilizzo di prodotti igienizzanti e disinfettanti “deve essere sempre effettuato nel rispetto delle avvertenze riportate in etichetta o nella scheda dati di sicurezza. È fondamentale non miscelare prodotti diversi perché si potrebbero generare sostanze pericolose”.
Esistono diversi modi per realizzare la disinfezione mediante trattamenti, ognuno dei quali ha un ambito normativo specifico:

  • ozono
  • cloro attivo
  • radiazione ultravioletta
  • iperossido di idrogeno (acqua ossigenata)

Il protocollo di sanificazione di Entasys

La nostra Azienda effettua la Sanificazione Ambientale, mediante nebulizzazione di un prodotto chimico virucida, battericida, sporicida e fungicida registrato come Presidio Medico Chirugico quale “Virkon” (Rispettante tutti i requisiti in merito a sanificazione contro coronavirus come da D.L. e C.M.) il quale viene atomizzato nell’ambiente in micro-particelle con grandezza compresa da 0.3 micron a 0.5 micron.
Il prodotto utilizzato è il Rely+On Virkon, disinfettante virucida ad ampio spettro, che ha dimostrato un’efficacia estremamente rapida contro il virus Sars-CoV-2, più noto come Covid-19. Recenti studi hanno dimostrato un’elevata azione biocida (l’inattivazione rapida e completa del virus è stata ottenuta con un rapporto di diluizione di 1:100 in soli 60 secondi), con un’alta compatibilità con tutti i materiali e tessuti, un basso rischio chimico e l’apprezzabile caratteristica di avere un buon odore.
Proprietà queste che permettono di utilizzare il prodotto in ogni ambiente e in ogni settore. La disinfezione è al momento l’unica arma che abbiamo per proteggerci dal coronavirus e il fatto che il Rely+On Virkon, un disinfettante registrato anche come Presidio Medico chirurgico, che noi abbiamo da sempre inserito nei nostri protocolli, sia risultato attivo ci dà la garanzia e la certezza che il nostro impegno non è stato vano.

Conclusioni

La sanificazione indoor è un’azione che non siamo abituati a prendere in considerazione, ma in considerazione del fatto che passiamo molte ore in un ambiente chiuso, sarà il caso di seguire alcuni accorgimenti per eliminare possibili virus.

Le sanificazioni quotidiane degli ambienti/aree devono riguardare le superfici toccate più di frequente (es. porte, maniglie, finestre, vetri, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, maniglie carrello e dei cestini della spesa, comandi, volante, cinture di sicurezza, maniglie delle portiere, tastiere, telecomandi, stampanti). Vanno utilizzati panni, diversi per ciascun tipo di oggetto/superficie, in microfibra inumiditi con acqua e sapone.
Per concludere un piccolo vademecum:

  • cambiare aria spesso
  • utilizzare detersivi biologici, meglio se arricchiti di olii essenziali, che contengono principi di origine vegetale e non inquinano l’ambiente
  • sanificare e tenere puliti i filtri dell’impianto di climatizzazione.
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