Oggi più che mai si è capito che il miglior modo per evitare la diffusione della legionella è avere cura di tutti quegli impianti dove può annidarsi. Un effetto positivo dell’attuale pandemia di Sars-COV-2 è che per lo meno ha sensibilizzato tutti in merito all’importanza della sanificazione. Lo stesso discorso vale quando parliamo di trattamento legionella. Il rischio di contagio da legionella può essere evitato soprattutto attraverso la formazione e la cultura.
Parlare di trattamento contro la legionella significa bloccare il proliferare del batterio Legionella dentro gli impianti di condizionamento o all’interno degli impianti che trasportano acqua. Il batterio Legionella si sviluppa e cresce all’interno dell’acqua e attraverso la rete idrica presente all’interno delle città. Il batterio è capace di diffondersi nelle abitazioni, in un qualsiasi condominio, piuttosto che all’interno di strutture destinate a ospitare persone come hotel, aziende e ospedali.
La gravità della situazione in caso di infezione da batteri della legionella è sicuramente nota, i suoi effetti possono essere critici. L’infezione può dipendere dalla mancata o corretta manutenzione degli impianti idraulici o della climatizzazione, il caso più frequente è il mancato intervento di un adeguato trattamento legionella.
Spesso e volentieri la vera causa è la sottovalutazione oppure la totale assenza di informazioni riguardo alla pericolosità legionella. Non è ancora chiaro a tutti che gli impianti di condizionamento possono essere il ricettacolo di questo pericoloso battere.
Legionella – perchè si chiama in questo modo
Il contagio della legionellosi, prende il nome da una malattia a livello polmonare che svilupparono i legionari. Questa malattia, la Legionella pneumophila è stata individuata durante un congresso di legionari americani che si stava tenendo all’interno di albergo a Filadelfia nel lontano 1976.
In quell’occasione i ricercatori riuscirono a individuare il batterio causa della malattia della legionella polmonare. Normalmente questo tipo di batterio per svilupparsi e crescere in un tempo tra i 3 e i 5 giorni, ha bisogno di una situazione ideale con una temperatura variabile tra i 35 e i 37 gradi centigradi.
Legionella – come si sviluppa
La condizione naturale per lo sviluppo e la proliferazione della Legionella sono quegli ambienti ricchi d’acqua inclusi i fiumi e laghi. Se consideriamo dei contenitori simili a quelli utilizzati per fare i campionamenti di acqua, analizzandolo, ci accorgeremmo che esiste un valore quasi infinitesimo di colonia della legionella. Ma se grosse quantità di acqua venissero stoccate all’interno di cisterne artificiali, questi piccole colonie depositate sul fondo, con il passare del tempo tenderebbero a proliferare e a svilupparsi. Gli elementi che danno un contributo notevole allo sviluppo del batterio polmonite, sono:
- temperatura – la variabilità della temperatura fra i 25 e i 42 gradi centigradi
- l’immobilità dell’acqua – acqua stagna aiuta a consolidare l’habitat del batterio
- deposito e sedimenti – la mancata pulizia del fondo aiuta a creare una barriera che protegge da eventuali elementi di disturbo, come la presenza di alghe, altri tipi di batteri dell’acqua, delle amebe
È scientificamente provato che i batteri della legionella è più facile trovarli in quei serbatoi di tipo verticali, con una temperatura interna al di sotto dei 60 gradi, normalmente più datati e che hanno al proprio interno un’alta concentrazione di magnesio e calcio. La motivazione risiede nel fatto che sono dotati di una tipologia di riscaldamento a gas oppure elettrico. Inoltre, proprio per le sue caratteristiche di verticalità, la probabilità che si possa formare un deposito molto spesso e duro, è notevolmente alto. A poco può servire un’accurata manutenzione e sanificazione esterna come trattamento anti legionella.
Tecniche di sanificazione e trattamento anti legionella
I tecnici specializzati responsabili della manutenzione, solitamente per capire quale sia il trattamento di bonifica più adatto e corretto, eseguono una serie di analisi sui seguenti elementi:
- tipo di impianto – acqua calda per i sanitari, acqua per raffreddare, acqua per umidificare, vasca di raccolta (ornamentale, sotto vaso, vasca per pesci)
- materiale – verificano il tipo di materiale impiegato per realizzare la vasca, i tubi i raccordi, che possono essere (Polietilene PE, Polivinilcloruro PVC, Zincato, Inox o multistrato)
- incrostazioni – presenza di materiale organico quale BIOFILM (sottilissimo strato di organismi legati tra loro)
- % di contaminante – valutano di quanto sia presente in termini percentuali il batterio legionella o un suo equivalente
Entasys al momento di scegliere la sanificazione più adatta, considera sempre tutti gli elementi positivi e negativi che l’esperienza e la letteratura ha classificato. Le varie tecniche di sanificazione come il trattamento legionella, devono comunque far parte di un sistema di processo molto ampio di analisi di rischio. Quest’ultimo deve comprendere la valutazione rischio legionella con relativa identificazione del rischio. Occorre rivederlo ogni 2 anni almeno, e deve contemplare un’analisi relativa al come gestire il rischio legionella. Tipicamente bisogna indicare quali e quante manutenzioni ordinarie, straordinarie, verifiche analitiche vanno eseguite periodicamente.
In alcuni casi l’azione anti-legionella si concentra sui diversi tipi di “sistema antilegionella” o sanificazione, in special modo verso tutti quei circuiti acqua calda sanitaria (ACS). Vengono identificate, per ogni linea o conduttura, una possibile azione correttiva di sanificazione, indicando attraverso, delle note, tutti i vantaggi e svantaggi che i vari metodi, corredati di documentazione tecnica, potrebbero avere.
Metodi interventi anti legionella – trattamento acque
A titolo esemplificativo, a titolo di esempio, viene indicata sovente una possibile soluzione anti legionella riguardo il trattamento acqua, il metodo innalzamento della temperatura. Questo sistema antilegionella consiste nel mantenere la temperatura oltre il valore di 50 gradi centigradi per tutta la rete idrica dell’acqua calda, quali sono le osservazioni che si possono imputare a questa “soluzione”:
- non garantisce la disinfezione legionella
- la normativa in merito al contenimento energetico prevede una temperatura non superiore a 48 gradi centigradi
- non sempre è possibile applicare questo sistema per eliminare la legionella dall’acqua (la centrale termica non è adatta)
- la rete idrica potrebbe incrostarsi maggiormente, con la conseguenza di un potenziale aumento della carica batterica
Esistono altri metodi che si possono applicare come trattamento legionella:
- metodo detto Shock termico
- metodo con l’utilizzo di Ipoclorito di sodio
- metodo con l’utilizzo del Biossido di cloro
- metodo con l’utilizzo del Sistema di superfiltrazione
Ogni metodo presenta qualche controindicazione. L’unica certezza è che bisogna valutare quale sia la più adatta al tipo di impianto su cui bisogna intervenire, in modo da prevenire la legionella anche in futuro.
Conclusione – Legionella: prevenzione e controllo
Secondo il dicastero della salute, le verifiche per contenere la Legionellosi devono prevedere sostanzialmente tre momenti distinti e legati tra loro in modo sequenziale:
- valutare il rischio – verificare se esistono le condizioni perchè si formi il batterio della legionella
- gestire il rischio – intervenire preventivamente o in forma manutentiva al fine di rimuovere in modo definitivo o contenere la colonia batterica individuata, attraverso un piano di lavoro che vede coinvolto tutta la struttura lavorante
- comunicare il rischio – eseguire quanto sia possibile per informare tutti i soggetti che possono essere interessati di questo rischio. Questo punto deve ritenersi valido verso tutte quelle strutture in cui siano presenti impianti che possono essere focolaio di legionellosi: perchè anche in casa bisogna pulire il condizionatore dalla legionella.