Sanificazione degli impianti climatizzazione contro COVID-19

Perché sanificare gli impianti di climatizzazione contro il Covid-19?

Gli impianti di climatizzazione sono utilizzati per:

  • controllare le condizioni termo-igrometriche degli ambienti di lavoro;
  • per assicurare un adeguato ricambio d’aria;
  • per ridurre al minimo le concentrazioni di polveri e altre particelle che vengono trasportate dall’aria.

Tuttavia, se non sono adeguatamente manutenuti, possono diffondere nell’ambiente inquinanti di varia natura:

  • microrganismi patogeni come il COVID-19;
  • allergeni, polveri, fibre e agenti chimici.

Pertanto, l’impianto può divenire una fonte di rischio per gli occupanti e per i tecnici, impegnati in eventuali operazioni di manutenzione e pulizia. Per mantenere gli impianti in buono stato di conservazione e puliti è necessario controllarli regolarmente per accertarne lo stato igienico, manutenerli ed eventualmente sanificarli.

Relazione tra impianti di condizionamento e Covid-19

Molto si è dibattuto sul tema che vede una correlazione tra gli impianti di climatizzazione e ventilazione, a servizio di grandi ambienti, con la propagazione del Covid-19.

La diffusione del Coronavirus attraverso le secrezioni respiratorie in sospensione (le goccioline microscopiche che restano in sospensione), in un ambiente chiuso, rende particolarmente importante la sanificazione. Questa deve essere svolta a regola d’arte per quanto riguarda gli impianti di circolazione dell’aria degli ambienti.

Questi possono essere impianti di climatizzazione: ventilazione meccanica, termoventilazione o di condizionamento. È fondamentale rivolgersi a tecnici manutentori specializzati. Si tratta di attività di bonifica e di trattamento di condotte aerauliche, filtri e apparati terminali in generale (come griglie di aspirazione e bocchette di mandata). Al termine dell’intervento eseguito a regola d’arte si rilascia un certificato di garanzia del lavoro eseguito.

Alcune evidenze sull’inquinamento indoor

Diversi studi confermano che le concentrazioni di inquinamento indoor riscontrate, sono generalmente da 1 a 5 volte maggiori di quelle outdoor. Inoltre l’esposizione a contaminanti in luoghi chiusi è da 10 a 50 volte superiore all’esposizione outdoor. Il COVID ci costringe a dedicare una parte rilevante del nostro tempo (circa il 75%) all’interno di edifici o in altri luoghi confinati. Quindi è chiaro capire perché il fenomeno dell’inquinamento aeraulico è diventato di primaria importanza nell’ottica di una effettiva tutela della salute umana.

Alla luce del periodo che stiamo vivendo, delle paure espresse dagli esperti e dall’AIISA, è cresciuta l’attenzione rivolta agli impianti di aerazione e condizionamento dell’aria. Infatti, dai rapporti dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) si evince l’obbligo alla pulizia periodica, ogni quattro settimane circa, dei filtri dell’aria di ricircolo degli impianti di ventilazione per la sicurezza e la tutela della salute del nostro paese e per difendersi dal virus che continua a veicolare facendo crescere esponenzialmente i casi di contagio.

Inoltre, l’AiCARR, Associazione italiana e Condizionamento dell’Aria Riscaldamento e Refrigerazione, suggerisce alcune operazioni di gestione e manutenzione, che consentano di far operare gli impianti in linea con le attuali disposizioni emergenziali.

Pulizia dei condotti aeraulici

Cosa si intende per pulizia dei condotti aeraulici? Come si esegue la bonifica anti Covid-19?

Si deve fare riferimento al rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) dal titolo “Indicazioni ad interim per la sanificazione degli ambienti interni nel contesto sanitario e assistenziale per prevenire la trasmissione di SARS-CoV 2”. Versione del 7 luglio 2020” (vers. 7 luglio 2020 – Rapporto ISS COVID-19 · n. 20/2020 Rev.2).

I vari “protocolli condivisi” dalle parti sociali e dal Governo, obbligano le aziende alla necessità di attività di sanificazione finalizzate al contenimento del contagio. Ad esempio, in tutte quelle attività lavorative, che non sono sospese, deve essere assicurata, quando prevista, una “sanificazione periodica degli ambienti, delle postazioni di lavoro, dei locali e di tutte le altre aree e degli articoli sottoposti a contatto”.

La qualità dell’aria negli ambienti chiusi, generalmente indicati con il termine inglese “indoor air” influisce sulla salute delle persone.

Come si procede nei condotti aeraulici

La sanificazione dei condotti dell’aria inizia con i prelievi microbiologici di superficie, aria, acqua di condensa e particolato. Viene condotta un’attività di video ispezione preliminare mediante strumenti meccanici.

I dispositivi utilizzati per la video ispezione, prima dell’intervento, devono essere puliti e sanificati per evitare quelli che si chiamano “fenomeni di contaminazione indotta”. La metodologia di ispezione utilizzata in fase di lavoro, per dare evidenza dello stato degli impianti prima e dopo le attività di pulizia, deve essere supportata da sistemi di video-camera, con la registrazione del filmato su supporto informatico.

Quindi, si procede alla rimozione meccanica delle polveri, materiale organico e del particolato che è depositato all’interno delle condotte, dei filtri, delle apparecchiature e dei terminali.

In particolare, per quanto riguarda la pulizia delle condotte aerauliche, l’attività di pulizia deve essere effettuata dividendo i canali aeraulici per tratti non oltre i 30 metri di sviluppo. In corrispondenza di due varchi di accesso individuati, o realizzati alle estremità del canale oggetto di intervento, uno viene utilizzato come punto di accesso per l’attrezzatura necessaria alla pulizia, l’altro viene collegato ad un sistema di aspirazione la cui funzione è asportare tutto il materiale rimosso, durante la fase di pulizia.

Il sistema di aspirazione deve essere dotato di un opportuno filtro HEPA.

Contestualmente alla pulizia delle condotte deve essere effettuata la pulizia delle bocchette di mandata e di ripresa con opportuni prodotti sgrassanti e disinfettanti.
Le parti soggette a fenomeni di incrostazioni e/o accumuli di grasso devono essere pulite con appositi prodotti sgrassanti. Particolare attenzione deve essere rivolta ai punti di accumulo acqua, come le vaschette di condensa, considerati punti nevralgici per la proliferazione della legionella.

Sanificazione dei canali aeraulici

L’intervento deve essere mirato ad eliminare alla base qualsiasi batterio ed agente contaminante che con le comuni pulizie non si riesce a rimuovere. La sanificazione si attua utilizzando prodotti chimici detergenti al fine di riportare il carico batterico entro gli standard di igiene accettabili ed ottimali in funzione dalla destinazione d’uso degli ambienti interessati.

Per questi motivi, la fase di sanificazione deve essere realizzata da tecnici competenti mediante il lavaggio interno delle apparecchiature, dei canali aria, dei filtri e delle unità terminali attraverso un detergente germicida, quale ad esempio, ipoclorito di sodio, perossido di idrogeno, alcol etilico, in base alle caratteristiche meccaniche delle apparecchiature e dei canali.

La sanificazione avviene immettendo all’interno del canale un prodotto in forma aerosolizzata ad azione battericida e fungicida per abbattere eventuali colonie batteriche ancora residue. L’esperienza e la competenza dei tecnici qualificati è indispensabile per determinare i corretti tempi di permanenza del sanificante all’interno dei canali.

Se le condizioni di sviluppo dei canali sono tali da rendere necessario la distribuzione del sanificante, questa può essere eseguita anche con l’ausilio di aspiratori che permettono una distribuzione più efficace del prodotto.

Conclusioni

Bisogna individuare tutti gli elementi che concorrono a comporre il sistema di climatizzazione:

  • gruppi ventilanti
  • pompe di calore
  • gruppi frigo
  • le UTA
  • i canali e le condotte aerauliche

Secondo le relative schede tecniche e libretti di impianto e manutenzione, si procede all’analisi e alla diagnostica degli impianti.
Quindi si proseguirà nel seguente modo:

  • individuare unità di lunghezza non superiore ai 30 metri.
  • mettere in sicurezza l’area dove intervenire con un cantiere temporaneo
  • procedere con la rimozione delle parti da sanificare e/o bonificare
  • bonificare il canale e ripristinare quanto rimosso
  • eliminare il cantiere temporaneo e sanificando tutta l’area.

Piani di manutenzione periodica per il mantenimento di un elevato livello igienico, garantiscono al massimo la sicurezza delle persone dal contrarre infezioni.

Potrebbero interessarti anche questi articoli