Lavorare in ambienti salubri è una priorità assoluta: per questo occorre effettuare una pulizia degli impianti aeraulici nei luoghi di lavoro con costanza e professionalità. Effettuare azioni preventive e predittive in questo ambito è di fondamentale importanza, agire prima della manifestazione dei problemi è vantaggioso dal punto di vista economico, tutelativo dal punto di vista legale e necessario per la sicurezza dei propri dipendenti o di chi agisce in questi ambienti.
1. Qualità dell’aria nei luoghi di lavoro attraverso la sanificazione degli impianti aeraulici
Gli ambienti frequentati da molte persone, come gli ambienti di lavoro sono soggetti a problemi di qualità dell’aria con inevitabili conseguenza sui lavoratori in termini di malattie croniche, malesseri e produttività. Nel nostro paese le attività industriali maggiormente diffuse sono:
- Aziende metallurgiche e siderurgiche
- Aziende chimiche e farmaceutiche
- Aziende meccaniche
- Aziende alimentari
- Aziende tessili e abbigliamento
Oltre ai singoli rischi che troviamo in ognuno di questi settori, il maggior rischio per la salute dei lavoratori che accomuna tutti queste industrie, è la qualità dell’aria interna (IAQ). Spesso anche il più trascurato. L’Indoor Ari Quality è influenzata dalle attrezzature che vengono impiegate, dal processo produttivo e dalle sostanze sprigionate in seguito alle lavorazioni (sostanze organiche volatili). L’eccessiva concentrazione d’inquinanti fisici, chimici o biologici può ridurre la produttività dei propri lavoratori fino al 20% innescando la Sindome da edificio malato. É quindi fondamentale che all’interno dei luoghi di lavoro la salubrità dell’aria venga certificata.
2. Le indicazioni normative
Il documento cardine, per chiarire e identificare le azioni necessarie da compiere nella nostra azienda, è “Il testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” emanata nel Decreto Legislativo n.81/2008. Tale decreto obbliga i datori di lavoro a eseguire le valutazioni del rischio fisico, chimico e biologico all’interno del proprio luogo di lavoro oltre che a livello impiantistico dei sistemi di condizionamento presenti in azienda. All’interno dell’Allegato IV è indicato come:
“Gli stessi impianti devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e santificazione per la tutela della salute dei lavoratori.”
E inoltre:
“Qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all’inquinamento dell’aria respirata dev’essere eliminato rapidamente”.
É chiaro quindi come i datori di lavoro abbiano l’obbligo di assicurare ai propri dipendenti le miglior condizioni di pulizia e sanificazione delle condotte di aerazione.
2.2 La Norma UNI EN 15780:2011
Si tratta di una norma europea che ha la funzione di linea guida per tutta la vita degli impianti di aerazione: dall’installazione alle fasi di attività. All’interno della normativa sono identificati tre livelli riguardanti la classe di qualità di pulizia dell’impianto:

Una volta identificate queste classi sono stabiliti le frequenze degli interventi da effettuare su scala mensile:

3. La mia azienda è al sicuro?
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